Site icon STUDIO CUCINIELLO-D'ANDREA

MORTE DI UN COINTESTATARIO: COSA SUCCEDE AL CONTO COINTESTATO?

MORTE DI UN COINTESTATARIO: COSA SUCCEDE AL CONTO COINTESTATO?

Tra i quesiti più frequenti che i nostri clienti ci sottopongono, vi sono certamente quelli aventi ad oggetto questioni in merito alle “successioni”. Ci viene spesso chiesto: cosa succede ad un conto cointestato in caso di morte di un cointestatario?. Come deve comportarsi il contitolare in vita?; in questo nostro brevissimo articolo in maniera sintetica chiariremo alcuni aspetti, procedure e alcune dinamiche per evitare brutte sorprese.

Il nostro studio professionale con sede in provincia di Benevento esattamente ad Apice da anni segue con successo i propri clienti nelle controversie in materia di successioni.

Andremo ad approfondire, nelle poche righe che seguiranno, una questione abbastanza sentita dal momento che in molti casi, il conto cointestato, è solo “fittizio” ovvero alimentato dai redditi di uno solo dei contitolari, in tal caso la cointestazione è solo una simulazione.

In questi casi, alla morte dell’effettivo titolare del conto, il “finto” cointestatario non può accampare pretese neanche sulla sua parte della giacenza. L’intero ammontare di denaro ancora presente in banca finirà in successione diviso quindi fra tutti gli eredi come previsto dal Codice Civile.

Nel caso in cui il conto cointestato non presenti le particolari caratteristiche sopra descritte, ma sia “reale”, non fittizio, la filiale bancaria consentirà di prelevare somme al cointestatario in vita per un importo pari al 50% delle giacenze. La restante metà (nel caso di soli 2 contitolari) sarà bloccate in attesa delle pratiche di successione, dopo che gli eredi avranno presentato all’istituto di credito la dichiarazione di successione.

Sulla base delle quote di eredità ivi spettanti, la filiale liquiderà a ciascun erede la rispettiva quota.

Cosa succede se il cointestatario preleva al bancomat dopo la morte del contitolare?

Se il cointestatario superstite, preleva al bancomat dopo la morte del contitolare, una somma superiore alla sua quota, il suo atto viene considerato una tacita accettazione dell’eredità. In tal caso non potrà più né rifiutare l’eredità, né accettarla con beneficio di inventario. Inoltre, tale condotta potrebbe indurre gli altri chiamati all’eredità ad esperire ulteriori forme di tutela nelle sedi opportune per l’appropriazione indebita delle somme prelevate illegittimamente.


SCOPRI TUTTI I NOSTRI SERVIZI E METTITI IN CONTATTO CON NOI